La DIFESA DEL PIANETA è sempre più una emergenza globale, culturale ed educativa. Già nell’ottobre del 2021 la FIMEM scriveva una dichiarazione in tal senso molto significativa dove metteva l’accento sul bisogno di generare una nuova coscienza ecologica, sull’emergenza ecologica come emergenza umana e sociale. E di investire su Bambini e istruzione.
A tal proposito citiamo un passaggio da quel documento: Il ruolo delle scuole è cruciale. Se i bambini non imparano fin da piccoli il piacere della partecipazione, del coinvolgimento in progetti comuni, il senso di responsabilità, di cittadinanza, come possono impegnarsi a rispettare gli equilibri ambientali, a proteggere l’ambiente, a prendersi cura di tutti gli esseri viventi e a lavorare insieme per rendere possibile una vita dignitosa per tutti? I bambini devono poter esercitare i diritti di cittadinanza fin dalla più tenera età; hanno un modo di pensare sistematico e complesso che deve poter interagire con le domande degli adulti. Economia ecologica, un’altra visione del mondo è possibile. Noi, educatori Freinet, all’interno dei nostri movimenti, nelle nostre scuole, dobbiamo opporci e provocare cambiamenti, di portata planetaria, nel modello stesso di sviluppo. Anche se sembra emergere una maggiore consapevolezza ambientale, anche in alcuni programmi scolastici, le pratiche sociali e politiche, così come i comportamenti individuali, persistono nel negare questo emergere. Pensando al Bene Comune, affermiamo che tutte le persone sono parte integrante della biodiversità.[…] Qui per la lettura completa del documento FIMEM
Il 2 dicembre scorso al Liceo Socrate di Roma è stato organizzato da Ass. per la decrescita, Ass. Lavoratori Scuola, Teachers For Future, Movimento per la Decrescita Felice, Fridays For Future e Comune-info il convegno “Per una riforma in chiave ecologica della scuola”. Alcuni di noi c’erano a testimoniare e sottolienare come l’impatto distruttivo dell’attuale sistema socio-economico sulla natura ha superato ampiamente i ritmi e le possibilità di rigenerazione del nostro pianeta, spingendo verso drastici peggioramenti l’intera vita sulla Terra e di come la scuola è chiamata a giocare un ruolo di primo piano in questo scenario, facendosi portatrice del più ampio dibattito possibile, non solo sugli strumenti da mettere in campo per il contrasto alla crisi ecologica, ma anche per la necessaria trasformazione del modello culturale ed educativo alla sua radice. E’ urgente favorire e lavorare tutti insieme per una nuova cultura che abbia come fondamento il riconoscimento dell’essere umano come parte integrante della natura; che favorisca e sviluppi una nuova visione basata su un’ecologia profonda e integrale, rispettosa dei cicli rigenerativi della vita, dei beni comuni universali, della equa condivisione delle ricchezze e della dignità di ogni essere vivente, presente e futuro. Una scuola che riconosca l’ecologia come patrimonio culturale irrinunciabile.
(le parti in corsivo sono tratte dalla pagina dell’evento, qui il link)
Per chi non avesse potuto partecipare all’incontro sotto il video dell’evento.
INTERVENTI Federico Calò Carducci (Movimento per la Decrescita Felice) Lavinia Iovino (Fridays For Future) Laura Marchetti (Prof.ssa di Antropologia culturale e di Didattica) Federico M. Butera (Prof. Emerito Politecnico di Milano) Renata Puleo (ALaS – Associazione Lavoratori Scuola) Carlo Firmani (Dirigente Scolastico Liceo Socrate Roma – presidente Rete Scuole Green) Monica Capo (portavoce Teachers For Future – insegnante) Maria Andreina Parogni (Teachers For Future – insegnante) Rosa Tiziana Bruno (Sociologa dell’educazione) Piero De Luca (Dirigente Scolastico NA) Sabina Magagnoli (Teachers For Future – insegnante) Lucia Giovannetti (Ass. per la decrescita – insegnante) Maria Elena Bertoli (Ass. per la decrescita – insegnante)