Il MCE alla II Biennale de la Education Nouvelle

“Educatori di tutti i paesi, unitevi!” Quello che può sembrare uno slogan anacronistico, o semplicistico, rappresenta, forse, la sintesi della II Biennale dell’Education Nouvelle, tenutasi all’Università di Poitiers dal 28 al 31 ottobre. Il resoconto dettagliato di Lanfranco Genito.

Salone della pedagogia Freinet a Parigi

Decima edizione del Salone della pedagogia Freinet 2019 a Parigi il 5 ottobre 2019, dedicato al trentesimo anniversario della Convenzione dei Diritti dei bambini.

Freinet e un uso politico della professionalità docente

Un articolo di C. Freinet scritto nel 1934, in un contesto storico molto diverso da quello attuale, ci offe alcuni spunti di riflessione sul rapporto tra cultura – politica ed economia, da cui deriva una precisa idea e funzione che si assegna alla scuola e sul perché, in particolari fasi storiche, diventa più cogente per gli insegnanti la necessità di tenere insieme l’impegno educativo con quello sociale e politico.

Diario di un Maestro

I maestri ritornano a Pietralata! Così l’MCE ha scritto recentemente, a proposito della sua nuova sede nazionale nel quartiere Tiburtino a Roma.
Sembra ricordarcelo su Liberation, (rivista della gauche francese) la recensione della pubblicazione del DVD de Il Diario di un Maestro, film di Vittorio de Seta, tratto dal libro di Albino Bernardini, Un anno a Pietralata.
Il film con la consulenza pedagogica di Francesco Tonucci, è del 1971.
Ancora una volta: Andare avanti, guardando indietro….

Non telecamere ma educatori preparati

Contro la cultura del sospetto che minaccia il processo di costruzione del dialogo e dell’alleanza educativa scuola-famiglia, pubblichiamo la lettera aperta elaborata dal Direttivo della Società italiana di ricerca didattica (SIRD) e inviata al prof. Marco Bussetti, Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.

I ragazzini la pagella i libri

Sono incalcolabili e irreversibili i danni prodotti da una politica insensibile ai diritti dei bambini, nemmeno la miglior scuola può ripararli.
Ma i bambini invece mostrano fiducia nel potere della scuola e dell’istruzione, in un futuro in cui si riscatteranno dalle condizioni in cui noi li facciamo vivere e morire.