Comunicato stampa

Le associazioni professionali della scuola, nei diversi documenti prodotti e nelle interlocuzioni con il Ministero, hanno a più ripreso sottolineato la necessità che le scelte in merito all’organizzazione della riapertura della scuola dovessero essere in grado di garantire il rispetto dei diritti dei bambini e delle bambine. Il Comunicato fa luce sulle reali condizioni in cui le scuole si troveranno ad operare e chiede ascolto da parte del Ministero.
Sui patti territoriali

Chiediamo alle scuole, agli insegnanti, ai dirigenti scolastici, ai servizi educativi di raccontare quanto si sta facendo nella direzione del raccordo scuola-città, scuola-territorio.
Le esperienze raccolte saranno pubblicate sul sito Comune-info e linkate sui siti delle associazioni aderenti alla proposta.
Da un giorno all’altro tutto è cambiato…

Pubblichiamo il documento del Forum Veneto costituito dalle associazioni professionali: AIMC, ANDIS, CIDI, AMDZ, LEGAMBIENTE SCUOLA E FORMAZIONE, MCE, PROTEO FARE SAPERE, ANFIS, ADI
Ripartire dallo 0-6
Le soluzioni alle problematiche in ordine alle modalità di ritorno a scuola a settembre per le bambine e i bambini della scuola dell’infanzia e per i più piccoli inseriti nei servizi educativi per l’infanzia devono necessariamente partire da dati di realtà. Le proposte del Coordinamento nazionale per le politiche dell’infanzia e della sua scuola.
Una grammatica per la riapertura

Nel quadro delle prospettive complessive di rientro e di ripristino di diritti, il documento inter- associativo “Una scuola grande come il mondo” ha segnato un primo momento di confronto tra il mondo della scuola e dell’associazionismo.
Vogliamo ora condividere una “grammatica” per la riapertura delle scuole con il nuovo anno scolastico. Il Documento nel titolo e nello spirito ricorda Gianni Rodari nel centenario della sua nascita.
La più pigra e ingiusta delle valutazioni
L’ordinanza del Ministero sulla valutazione finale per questo anno di scuola straordinario mantiene l’obbligo per tutti gli ordini di scuola della valutazione numerica pur in assenza di ciò che è autenticamente scuola e a prescindere dalle molte disuguaglianze prodotte dalla didattica a distanza e dalla palese assenza/inadeguatezza di indicazioni ministeriali e di linee guida in tutto il periodo della sospensione per pandemia.