Per una scuola incubatrice di futuro 2022

Le associazioni professionali della scuola AIMC, CIDI, MCE, PROTEO FARE SAPERE da tempo condividono la necessità di introdurre nella cultura pedagogica e nella pratica didattica di tutto il percorso scolastico, una valutazione formativa capace di permettere alla Scuola di assumere pienamente il compito costituzionale di liberazione dagli ostacoli per l’emancipazione di tutte e tutti. Invito ad un percorso di confronto che inizierà il 19 gennaio 2022.
Una formazione “à la carte ”? No, grazie!
Assistiamo da mesi a un continuo di interviste, esternazioni, pronunce da parte di singoli o organismi sulle ipotesi di riforma che sono in discussione al Ministero, in mancanza di documenti e senza che sia stato avviato un dibattito organico con il mondo della scuola, delle organizzazioni sindacali, delle associazioni professionali e delle Università. Una presa di posizione di AIMC – CIDI – MCE – PROTEO FARE SAPERE
Tempo pieno (di che?)

Il tema tempo pieno oggi ci permette di prendere i fili della storia e delle proposte MCE, ma soprattutto di rileggerli alla luce delle domande del nostro tempo, a partire dal capire cosa è cambiato rispetto alle motivazioni che spinsero i precursori di questa proposta, B. Ciari a Bologna e F. Alfieri a Torino, a sperimentare questo modello organizzativo, che è stato istituzionalizzato con la L. 820/1971.
Quoi de neuf?

Il quoi de neuf è uno dei rituali della pedagogia Freinet ma è anche la domanda che si pongono gli insegnanti ad ogni riapertura dell’anno scolastico, scrutando i colleghi, la sala professori, l’o.d.g. del primo collegio dei docenti. Commenti e riflessioni di Anna D’Auria su questo inizio di anno scolastico.
COMUNICATO STAMPA

Il Movimento di Cooperazione Educativa esprime la massima solidarietà alla CGIL e l’indignazione verso ogni forma di prepotenza, violenza e prevaricazione da parte di gruppi che utilizzano modalità di presenza sociale e politica di stampo eversivo e fascista.
Come sta la scuola oggi?

La domanda ricorre spesso nel dibattito pubblico, è usata dalla dialettica politica, evocata dalle emergenze della cronaca, sollecitata da scadenze di bilancio e nuove programmazioni. Il documento del MCE contribuisce all’analisi e all’elaborazione di proposte concrete.