COMUNICATO STAMPA:

Solidarietà ai docenti delle scuole sotto attacco per webinar con la
Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati

19 DICEMBRE 2025

Nei giorni scorsi centinaia di docenti in tutta Italia si sono collegati a dei webinar con Francesca Albanese, Relatrice speciale ONU per il Territorio palestinese occupato.  Il MIM ha annunciato di voler avviare controlli e ispezioni in quelle scuole e ha minacciato provvedimenti.

Il Liceo Montale di Pontedera ha infatti approvato in Collegio dei Docenti di orientare il percorso di Educazione Civica dell’anno scolastico ai temi della pace e della guerra, come prevede il Documento d’indirizzo per la sperimentazione dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” inserito nell’ambito dell’Autonomia Scolastica. In tale percorso didattico, tra le varie iniziative promosse, c’era anche la possibilità di ascoltare dalla voce di un’alta carica istituzionale internazionale i racconti di quello che avviene in una delle aree del mondo maggiormente colpite dalla guerra. 

Questo fatto rientra nella normale funzione educativa dei docenti che sono chiamati a promuovere iniziative atte a sviluppare le competenze degli studenti in materia di cittadinanza che comprende “la capacità di agire da cittadini responsabili e di partecipare pienamente alla vita civica e sociale, in base alla comprensione delle strutture e dei concetti sociali, economici, giuridici e politici oltre che dell’evoluzione a livello globale e della sostenibilità” (citazione dalle Raccomandazioni del Consiglio Europeo per l’apprendimento permanente del 2018). Pertanto la scelta dei docenti di ascoltare la voce di una fonte autorevole a livello mondiale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati, ci appare coerente con l’attività professionale docente e con le sue funzioni.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, a seguito di prese di posizione da parte di esponenti politici, evidentemente strumentali e basate su ricostruzioni errate dei fatti, e di un’interrogazione parlamentare sulla questione, ha sottoposto gli insegnanti a ispezione formale. Questo atto, che ci auguriamo porti immediatamente ad una chiarezza sulla legittimità della proposta didattica, per noi già lampante, risulta nella pratica intimidatorio per gli insegnanti coinvolti.

Non solo al Liceo Montale di Pontedera (PI)

Fatti simili sono accaduti all’Istituto Mattei di San Lazzaro (BO)

all’Istituto Cattaneo di Castelnovo dei Monti (RE)

all’Istituto Comprensivo Massa 6 (MS)

e altre scuole stanno segnalando  situazioni analoghe

 I provvedimenti avviati da MIM creano una forte preoccupazione e ci spingono a tenere alta l’attenzione in tutte le scuole segnalando ogni interruzione  ogni censura.

Il Movimento di Cooperazione Educativa, come associazione di categoria di insegnanti:

  • difende il diritto alla libertà di insegnamento previsto nell’art. 33 della Costituzione della Repubblica, nonché l’Autonomia Scolastica prevista nella Legge 59/1997, DPR 275/1999 e legge 107/2015;
  • denuncia le ingerenze nelle scelte didattiche degli insegnanti e le ispezioni intimidatorie del MIM; 
  • esprime profonda solidarietà ai colleghi di quella scuola e di tutte le altre che hanno fortemente creduto in un incontro di alto spessore didattico, i cui temi sono proprio l’educazione alla pace, al dialogo e alla giustizia, oltre che al rispetto dei diritti umani e che per questo rischiano sanzioni disciplinari ingiustificate;
  • esprime solidarietà e appoggio agli studenti nella loro necessità di conoscere dinamiche globali, comprese quelle dettate da relazioni di forza, che invece si trovano di fronte a ostacoli propagandistici e il cui diritto a un’educazione autentica viene messo in discussione.

LA SEGRETERIA NAZIONALE MCE