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Poche classi ma buone. Dove va la scuola pubblica?
È di questi giorni la notizia che il Consiglio di istituto del Liceo Ginnasio Statale Alessandro Manzoni di Milano ha deliberato come requisito per l’iscrizione in prima l’anno prossimo l’aver ottenuto il voto 9 in italiano, matematica, inglese nella classe seconda della scuola media. A quale cultura e a quale senso critico l’istituto in questione intende formare le ragazze e i ragazzi per metterli in grado di affrontare le sfide della vita sociale? A quale vita sociale si pensa? Cosa impara una ragazza e un ragazzo di 13 anni da questa scelta della scuola?
…E ci risiamo
Gli studenti italiani leggono ma non comprendono? Non hanno strumenti logici sufficienti? Il Movimento ribadisce la convinzione che un’educazione linguistica democratica e di qualità, versante su cui sta intensificando la sua ricerca, sia la via per la costruzione di competenze di comprensione e di analisi critica per la formazione di cittadine e cittadini attivi/e e consapevoli.
Formare cittadini consapevoli: torna l’ora di educazione civica nelle scuole
Una delle invarianti pedagogiche di Freinet dice “Si prepara la democrazia di domani con la democrazia a scuola”. La scuola/classe è un territorio collettivo in cui i valori della democrazia, la partecipazione attiva non devono essere solo insegnati, ma devono essere fatti principalmente vivere concretamente.