Diamoci una mano

Lottare per la dignità di vita, la protezione, la cura, l’istruzione e la salute per il diritto di tutti alla felicità

Il Movimento di cooperazione educativa, in occasione della ricorrenza del trentennale della convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che si celebrerà il 20 novembre, ribadisce la sua volontà di continuare a operare per l’attuazione del diritto alla cittadinanza attiva e partecipativa di bambini e bambine, ragazzi e ragazze e per il miglioramento dei loro contesti di crescita e di educazione attraverso:

• la pratica dell’ascolto 

• l’organizzazione di situazioni di convivenza democratica • l’organizzazione di classi e scuole cooperative • la tutela della cultura dell’infanzia e dell’adolescenza

Auspica che nei regolamenti delle principali istituzioni pubbliche (scuole, biblioteche, ludoteche, enti locali,…) vengano inseriti i principi fondanti della Convenzione: la libertà di espressione, il diritto alla partecipazione, al coinvolgimento nelle scelte di vita, il diritto al gioco e che lo stesso diritto di famiglia sia ampliato introducendo misure per una democrazia familiare partecipativa.

Assieme alla Fedération internationale d’Ecole Moderne, di cui fa parte, il MCE è impegnato a sostenere il principio che “i bambini/e del mondo sono figli/e di tutti“, e che la loro cura e crescita non può essere dipendente dalle scelte familiari o politiche dei singoli Stati.

Constatando che i diritti dell’infanzia non sono goduti allo stesso modo in tutti i contesti e in tutti i luoghi, poiché in molte situazioni risultano inapplicati e astratti, ribadisce che i diritti, se non sono di tutti, sono privilegi per chi li possiede.

Ribadisce, inoltre, che nella scuola e in tutti i contesti educativi, va affermato che ogni bambino/a che soffre, che è prigioniero, sfruttato, profugo, rinchiuso in campi in condizioni inumane, reclutato dalla criminalità, è fratello/ sorella di ognuno dei nostri bambini/e e tutti siamo chiamati a mettere in atto strategie e azioni mirate per:

 • tutelare l’infanzia da ogni forma di indottrinamento da messaggi tesi a indurre stereotipi, violenza, razzismo;

 • ampliare la percezione e rappresentazione dei diversi contesti di vita dell’infanzia;

 • attuare un’educazione aperta per un pensiero autonomo, critico, libero da condizionamenti, mode, compulsioni ad avere più che ad essere;

 • promuovere situazioni di apprendistato alla democrazia;

 • educare alla cittadinanza planetaria contro ogni forma di etnocentrismo e di chiusura;

 • praticare un’ eco-pedagogia finalizzata alla tutela del pianeta e di tutti gli esseri viventi, anche alla luce delle molte preoccupazioni per il futuro ben espresse dai giovani del Friday for future. Anche accogliendo le proposte del Tavolo SaltaMuri Un venerdì al mese e  di Bottega della Comunicazione  e della Didattica Protocollo di Kioto fai da te di cui alleghiamo l’articolo.

Il MCE invita le scuole a vivere questo anniversario progettando attività ed eventi al fine di aumentare la conoscenza e la consapevolezza delle situazioni di non accesso ai diritti che riguardano parte dell’infanzia nel mondo nonché molte situazioni anche nel nostro Paese, e favorire la conoscenza diretta, la comunicazione e la cooperazione con bambini/e e ragazzi/e che vivono in situazioni di vulnerabilità, così da costruire conoscenza, empatia, atteggiamenti cooperativi e solidali, assunzione di responsabilità.

La segreteria nazionale

Scarica il manifesto del trentennale