UN MAESTRO SENZA CATTEDRA

Il Movimento di Cooperazione Educativa, che dal 51 al 57 aveva il nome di C.T.S. (Cooperativa della Tipografia a Scuola), ha preso le mosse dal lavoro del maestro francese Célestin Freinet (1896-1966).
Freinet è il fondatore della “pedagogia popolare“, che è tale perché coniuga il riscatto docente attraverso la sua capacità di organizzarsi pedagogicamente ed impostare cooperativamente un intervento didattico che si fondi sui principi della operatività, del “metodo naturale“, della solidarietà sociale e della liberazione culturale nel pieno rispetto della persona bambino.

Dalle piccole scuole statali di Bar-sur-Loup e Saint-Paul a quella cooperativa di Vence nelle Alpi Marittime francesi scaturisce con Célestin Freinet la nascita di una “pedagogia popolare“.

L’INFANZIA
Célestin Freinet nacque a Gars, sulle Alpi Marittime francesi, il 15 ottobre 1896 da una umile famiglia contadina. Dalla dura vita montana della sua infanzia trasse la saggezza del buon senso, il valore esistenziale del lavoro, la coscienza sociale.

GLI STUDI
Nel 1915 conseguì l’abilitazione all’insegnamento elementare e venne richiamato alle armi. Ne uscì fortemente invalido, ferito ai polmoni, ma rifiutò la vita del pensionato e nel 1920 entrò nella scuola elementare di Bar-sur-Loup, sempre in Provenza.
Laureatosi in lettere nel 1923 e, pur nominato professore alla scuola superiore nella non lontana Brignoles, tornò subito fra i suoi alunni a Bar-sur-Loup imboccando la sua scelta pedagogica.
Nel contatto con le Scuole Nuove lo colpì in particolare il Ferrière che meglio si avvicinava alla sua impostazione ma si distanziò dagli altri per il loro attivismo élitario.

L’AZIONE
Nel 1924 espose le sue esperienze sulla rivista L’école emancipée ed entrò in contatto con i primi colleghi interessati al suo lavoro. Via via il gruppo dei corrispondenti si organizzò in forma cooperativa dando vita al 1° congresso dell’Imprimerie à l’école (Tours, 1927) e quindi alla C.E.L. (Cooperativa dell’Insegnamento Laico) nel 1928.
Nello stesso anno sposò la giovane maestra Elise che gli sarà preziosa compagna di ricerca, sviluppando l’attenzione in particolare alle attività artistico espressive.

LA SUA SCUOLA
Nel ’30 andò ad insegnare nella vicina Saint-Paul, da dove venne trasferito nel ’33 per la dura ostilità della destra alle sue innovazioni. Non accettando le ragioni del trasferimento, si dimise e con l’aiuto delle organizzazioni operaie costruì e aperse nel ’35 a Vence la Scuola Freinet, diventata nel 1990 scuola statale con statuto speciale.
La C.E.L. era sempre più attiva e produttiva (schedari scolastici cooperativi, autocorrettivi, il periodico “L’éducateur prolétarien“, opuscoli guida tematici, biblioteca di lavoro,..).

LA RESISTENZA
Nel ’39, scoppiata la guerra, fu arrestato, quindi internato. Liberato nel ’41, ma come “sorvegliato speciale”, si diede alla macchia e si impegnò nella Resistenza.

LA RINASCITA
Cessata la guerra, riattivò a Cannes la cooperativa di produzione C.E.L. che affiancò nel 1948 con l’associazione I.C.E.M. e nel 1957 con la federazione internazionale F.I.M.E.M..

LA VITA CONTINUA
Il movimento della pedagogia Freinet aveva messo radici profonde non solo in Francia, contava oramai migliaia di aderenti e simpatizzanti sparsi in varie parti del mondo.
Ed in questo contesto di espansione e d’impegno l’8 ottobre 1966 Freinet si spense a Vence nel pieno dell’attività.

LA SCUOLA DI VENCE
La sua scuola di Vence proseguirà la sua opera, rimanendo un segno quasi simbolico del suo programma di lavoro, se ne occuperanno prima Elise, la moglie, poi, dopo la sua morte nel 1981, la figlia Madeleine fino al 1991, anno nel quale la “école Freinet” è stata assunta con uno statuto educativo speciale dal Ministero dell’Educazione francese.

IL CENTENARIO
Nel 1996 in Francia a Parigi nel mese di ottobre si è celebrata la ricorrenza del centenario della nascita di Freinet con una grande manifestazione. E’ stato coinvolto non solo il Ministero dell’Educazione Francese ma la stessa UNESCO a testimonianza di un percorso di pedagogia che nasce dalla didattica. Un itinerario non solo significativo, aperto dal grande Maestro francese, ma attuale e capace di coinvolgere oggi studiosi dell’università ed insieme ricercatori sul campo di una “pedagogia Freinet” che sa farsi oggi nella pratica quotidiana, oltre che nella teorizzazione che scaturisce dal fare, vita educativa e dunque progressione pedagogica.
In Italia il centenario della nascita di Freinet è stato registrato con diverse iniziativa fra il 1996/96 conclusesi con il convegno internazionale svolto al Lingotto Fiere di Torino il 10-13 aprile ’97 su “l’Educazione oggi: i fili e i nodi sulle tracce di Freinet” con la partecipazione di oltre 2000 insegnanti provenienti da tutta Italia.

Bibliografia su Célestin ed Elise Freinet